Una scelta precisa
Paola Marini
A fianco della chiesa milanese di San Lorenzo, in un piccolo laboratorio urbano, da più di un decennio Guido De Zan conduce la sua ricerca in campo ceramico. Egli è giunto alla ceramica a seguito di una scelta precisa che riguarda l’intero costume della sua vita. In questo senso si attiene con rigore alla pratica artigianale della manipolazione di forme nelle quali l’aspetto funzionale, utilitaristico o decorativo che sia, è ancora prevalente.
Unendosi alla schiera degli “orientalisti” europei, numerosi fin dall'inizio del nostro secolo, si è andato impadronendo dei segreti dell'antica tecnica giapponese del raku, passando poi alla lavorazione della porcellana e del grès. Ha così riflettuto, in una sorta di percorso iniziatico, sulle valenze rituali e simboliche, oltre che formali ed estetiche, connesse alla produzione e all'impiego degli oggetti che compongono abitualmente il panorama domestico e accompagnano i gesti quotidiani dell’esistenza.
La politezza dei volumi, il rapporto che essi stabiliscono con lo spazio circostante (lo si immagina il più vuoto possibile), l’imprevedibilità di certi esiti formali e cromatici, sanno rendere più ricco e stimolante, nella sua unicità, l’approccio visivo e tattile a questi oggetti, la cui presenza nella nostra casa appare più appagante e certo non casuale.
1989